C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole / anzi, d’antico”.
Così poetava Giovanni Pascoli. E questa situazione potremmo riconoscerla alla nascita di CoRes.

Solo avviando una nuova esperienza si è ritenuto possibile far rinascere, rinnovandolo e rilanciandolo, lo spirito più autentico del progetto portato avanti per vari decenni e interrotto alla fine del 2021, ovvero quello di una rivista dedicata ai temi del restauro e della conservazione, di taglio specialistico ma non  eccessivamente settoriale, che rappresenti un’opportunità di alto livello, facilmente accessibile, per offrire al nostro Paese (e non solo) un luogo di riflessione e confronto, condizione ineludibile alla quale mai avremmo rinunciato.

La partecipazione, sempre più numerosa, di persone che si sono già affiancate al nucleo originale di CoRes e delle altre che sicuramente si aggiungeranno in futuro, rappresenta ciò che per noi più conta, ovvero che CoRes abbia e senta intorno a sé interesse e motivazioni, voglia di condivisione e disponibilità a spendersi a sostegno del restauro e della conservazione del patrimonio culturale, non solo in ambito  nazionale, nella piena continuità di quella visione progettuale tanto cara al nostro sempre compianto amico, ed ex collega, Andrea Galeazzi.